Bianconeri mondiali: Alex trionfa a Berlino

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@lyce
view post Posted on 11/6/2010, 17:20




10 giugno 2010

Sono tre le partecipazioni ai campionati del mondo di Alessandro Del Piero. Una storia che si è chiusa con il rigore calciato a Berlino e che ha visto il capitano bianconero essere uno dei punti di forza di tre diverse Nazionali, guidate rispettivamente da Cesare Maldini, Giovanni Trapattoni e Marcello Lippi.

Nel 1998, Alex arriva in Francia al termine di una strepitosa stagione con la Juventus, chiusa però malamente con la sconfitta contro il Real Madrid nella finale di Champions League e un infortunio muscolare che condiziona anche l’avvio del Mondiale. Non solo: l’opinione pubblica si divide tra Del Piero e Baggio, anch’egli reduce da un brillante campionato con il Bologna. Il dualismo occupa le prime pagine dei giornali, com’è tradizione in occasione di appuntamenti di grande prestigio. Del Piero entra in scena proprio sostituendo il “rivale” nella seconda gara, il 3-0 con il Camerun. Nella partita successiva, 2-1 sull’Austria, le parti s’invertono. Anche con la Norvegia e con la Francia, che sancisce l’eliminazione degli azzurri, l’utilizzo di Alex è parziale. A complicare le cose c’è anche il difensivismo esasperato praticato dalla squadra, una condizione che non favorisce certamente le caratteristiche del numero 10 juventino.

Nel 2002 la spedizione italiana è peggiore ma il rendimento di Del Piero – con insoliti baffi – è positivo. All’esordio con l’Ecuador, Trapattoni lo manda in campo per sostituire Totti. Una soluzione adottata anche contro il Messico ed è la mossa che permette agli azzurri di salvarsi e passare al turno successivo. E’ proprio Del Piero, con un colpo di testa acrobatico, a realizzare la rete del definitivo 1-1 a soli sei minuti dal termine. Lo scampato pericolo convince il Commissario Tecnico a impiegare il Pinturicchio finalmente dal primo minuto. Contro la Corea del Sud, Ale resta in campo solo un’ora, sostituito da Gattuso: quando esce l’Italia è in vantaggio 1-0, un risultato che verrà capovolto dalle reti successive di Seol e Ahn.

Nel 2006, Del Piero si presenta in Germania più battagliero che mai. Capelli rasati, citazioni epiche in conferenza stampa e il desiderio di farsi largo in una Nazionale che non lo vede tra i titolari di partenza. Nel primo girone, Alex deve accontentarsi di subentrare in due partite. Contro l’Australia è nell’undici scelto da Lippi, ma la copertina la guadagna Totti, che lo rimpiazza in corso d’opera e realizza il rigore decisivo. Del Piero torna in campo con la Germania, rilevando Perrotta. E’ la sua migliore prestazione azzurra, con il gol all’ultimo minuto che rappresenta un prodigio per corsa (con uno scatto da porta a porta) e precisione balistica (va a trovare l’angolo alto con un destro imparabile). Poi, la finale: Alex parte in panchina, poi dà il cambio al compagno di club Camoranesi, dimostrandosi freddissimo nell’esecuzione dagli undici metri che decide il Mondiale. A 31 anni, Alessandro Del Piero diventa campione del Mondo, il premio meritatissimo di una carriera straordinaria.
 
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